5 febbraio 2014
Insomma, cavolo. Non è proprio cavolo. Sono le foglie del cavolfiore, quelle che, se vi servite in un negozio tipo “boutique dell’orto”, vengono strappate e gettate con spregio, naturalmente dopo la pesatura, lasciandovi nel sacchetto un affarino che così piccolo non l’avreste potuto trovare neanche nell’orto biologico che teneva mia mamma dietro casa.Si ha quasi l’impressione che mangiare il cavolfiore, in certi ambienti, sia considerata una stravaganza, un capriccetto.
Se comprate nella grande distribuzione, le foglie le portate a casa.
Potete decidere di buttarle via, ma, in fondo, non è un peccato?
Ecco come le riciclo in casa mia e posso assicurare che hanno più successo del cavolfiore stesso.
Ingredienti:
- le foglie esterne di un cavolfiore
- pangrattato
- due uova
- parmigiano-reggiano
- fiocchetti di burro
- sale, pepe
Sbollentate le foglie in una pentola d’acqua, oppure usate il microonde per 5 minuti a 700 watt.
Stendetele su un canovaccio a sgrondare, quindi ordinatele un po’ piegando la parte verde sul costone centrale.
Sbattete le uova come per una frittata e salatele un po’.
Immergete le coste di cavolo nell’uovo, passatele nel pangrattato e allineatele in una teglia da forno leggermente unta.
Aggiustate un poco di sale, pepate e spolverizzate con poco parmigiano-reggiano.
Aggiungete qualche fiocchetto di burro e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti, fino a che non risulteranno dorate e croccanti.
Note:
Io metto poco formaggio per imbrogliare il mio consorte che è convinto che “l’uovo col formaggio proprio non ci sta”.
Sono buone calde, ma anche fredde.