17 maggio 2014
Queste non sono le pesche dolci che mangiavamo da bambini.
Quelle che di solito compravamo dal fornaio mentre andavamo a scuola, coi soldi destinati a una ben più sana merenda.
Le pesche all’ora della ricreazione non ci arrivavano, si mangiavano subito, davanti alla vetrina del forno e la maestra ci smascherava per via dello zucchero che ci restava sulla faccia. Quelle di allora erano enormi, piene di crema o di budino al cioccolato.
Bisogna che ritrovi la ricetta della Dina, lei le faceva proprio identiche a quelle del forno.
Ingredienti per 16 pezzi:
- 250 g di farina
- 70 g di burro
- 70 g di zucchero
- 2 uova
- una bustina di vanillina
- una bustina di lievito
Per completare:
- 1 bicchiere di alchermes
- zucchero semolato
- cioccolato fondente
Mettete nella tazza del robot la farina, il lievito, la vanillina e il burro freddo a pezzettini.
Azionate l’apparecchio per 20 secondi.
Mettete il composto ottenuto in una ciotola e impastatelo brevemente con lo zucchero e le uova: dovrete ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Dategli una forma allungata e suddividetelo in 32 fettine.
Lavorate con le mani ciascuna porzione ottenenendo delle palline leggermente schiacciate.
Disponetele sulla placca coperta di carta forno e cuocete in forno preriscaldato a 170° C per una ventina di minuti.
Sformatele quando avranno raggiunto un colore leggermente dorato.
Rotolatele ancora calde nell’alchermes e successivamente nello zucchero semolato.
Create le pesche unendo, a due a due, le palline tra loro con il cioccolato fuso.