Stria

21 settembre 2014

389stria'Stria nel nostro dialetto significa strega. In origine la stria era una stiscia sottile di pasta da pane che veniva cotta nel forno a legna per stabilire se la temperatura era quella giusta per cuocere il pane.
Siccome spesso risultava sbruciacchiata, veniva detta stria, ma anche strina.
Quando io ero molto piccola, mia mamma me la faceva sui cerchi della sfufa a legna, ma siccome il pane in casa non si faceva più, faceva arrostire qualche ritaglio di sfoglia, quella dei cappelletti per intenderci.
Da diversi anni viene venduta nei forni, in una versione addomesticata.
Ogni fornaio la fa a modo suo.
Spesso si tratta di un’unica striscia, che viene spezzata direttamente con le mani.
Questa è la versione delle sorelle Simili (più o meno).

Ingredienti per un cestino colmo:

Impastate nell’impatatrice tutti gli ingredienti (il sale mettetelo dopo che l’acqua è stata assorbita) per una decina di minuti.
Coprite con un tovagliolo umido e fate lievitare per 45-50 minuti.

Staccate un pezzo di pasta e, senza lavorarla, mettetela sulla spianatoia infarinata, appiattitela con il mattarello, cospargetela di farina e tiratela con la sfogliatrice (ho imparato che la chiamano “nonna Papera”) fino al penultimo buco.
Mettete le striscie sulla placca del forno coperta di carta forno, pennellatele con olio evo e cospargetele con poco sale.
Tagliatele a losanghe con la rotella dentata.
Mettete subito in forno a 200-210° C per circa 10 minuti.

Se dovete fare più infornate, dividete in due l’impasto e mettetene una parte in frigo ben coperta, per fermare la lievitazione.
Finito di cuocere la prima infornata, procedete con la seconda porzione di impasto.

6 pensieri su “Stria

      1. sempredada

        Grazie! Seguirò il tuo consiglio…
        Il tuo blog è fantastico…le immagini solleticano l’appetito e a me, in particolare, viene sempre una gran voglia di provare le tue ricette!

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