8 ottobre 2014
Ho un vecchio asciugamano di spugna, di quelli che usavano una volta, coi segni zodiacali.
Il segno, che non era di nessuno di noi, era circondato da un cielo pieno di stelle, luna e pianeti.
Tutte le volte che lo usavo, mio figlio, che allora avrà avuto circa due anni, cominciava a dire: “Caino, Caino!”Per tanto tempo mi sono chiesta cosa volesse dire, finchè mi sono ricordata della filastrocca di mia mamma: “Vedo la luna, vedo le stelle, vedo Caino che fa le frittelle”.
E adesso, tutte le volte che mi viene in mano questo asciugamano mi ricordo di mia mamma e delle frittelle di baccalà.
Ingredienti:
- 400 g di baccalà già dissalato
- 100 g di farina
- acqua minerale gassata
- 2 albumi
- pepe
- aglio e prezzemolo tritati finissimi
- olio di semi di arachidi per friggere
- sale dopo la frittura
Il baccalà lo lascio in ammollo per almeno 24-36 ore, cambiando l’acqua diverse volte.
Un tempo lasciavo scorrere un filo sottilissimo di acqua, in modo che il riambio fosse continuo, ma siccome poi mi ritrovavo il rubinetto chiuso e pure delle osservazioni sugli sprechi, ho desistito.
Dopo aver lasciato il baccalà in ammollo per togliere il sale, eliminate la pelle e le lische.
Tagliate le carni dalla parte bassa e meno pregiata, che magari i trancetti sono più adatti per altre preparazioni.
Riducete la polpa in briciole e mettetela in uno scolapasta a perdere l’acqua residua.
Intanto preparate la pastella, che da noi si chiama colla.
Diluite la farina con tanta acqua gassata da ottenere una pastella molle.
Unite il pepe, l’aglio, il prezzemolo e, per ultimi, gli albumi montati a neve.
Unite le briciole di baccalà e mescolate con delicatezza per non smontare gli albumi.
Friggete a cucchiaiate nell’olio caldo, ma non troppo bollente, altrimenti la pastella scurisce e il baccalà non si cuoce.
Man mano che le frittelle sono pronte, passatele sulla carta da cucina a scolare.
Salate solo dopo la frittura (magari assaggiate per assicurarvi che sia necessario).
Note:
Invece del prezzemolo si può usare il rosmarino, che, soprattutto in inverno, è più facilmente reperibile.
Il mio ello farebbe fiollie per un piattino così, appena compero il baccalà gliele faccio accompagnandole alla filastrocca. Buona giornata ❤
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Buona giornata Libera. Farò una ricerca per trovare il resto della filastrocca, io non me la ricordo… 🙂
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Vedo la luna, vedo le stelle,
vedo Caino che fa le frittelle,
vedo una tavola apparecchiata,
vedo Caino che fa la frittata,
vedo San Pietro con un fiasco di vino
che gioca a carte con Caino.
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Grazie, davvero bellissima!
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