Pane della mezz’ora

12 novembre 2014

552pane-manitoba-ariani'Sapete cos’è l’obsolescenza programmata degli elettromestici?
Ho letto che in Francia c’è una proposta di legge per farla diventare reato.
La mia macchina del pane è diventata obsoleta o obsolescente non so. Una mattina, dopo averla riempita di acqua per la consueta pulizia, mi sono accorta che perdeva.
Una guarnizione sul fondo, un anellino di pochi millimetri, aveva una crepa.
La macchina è stata ricovarata dalla signora Piera, una gattofila che di mestiere ripara piccoli elettromestici. A volte, per pagarla, devi prenderti un gatto.

La Piera da settimane sta cercando questa guarnizione dai diversi rivnenditori di ricambi, ma senza risultato.
La macchina funziona ancora perfettamente, ma sarà da buttare via (con grande piacere dell’ambiente) per colpa di una guarnizione di plastica di pochi millimetri.

Nel frattempo io mi diletto a fare il pane con un impiego di tempo che non ha paragone.
Domenica mattina ho provato il pane della mezz’ora, che con un nome del genere prometteva bene.
La ricetta è sempre delle sorelle Simili, le uniche fornaie che, pare, siano state disposte a insegnare qualcosa dell’arte bianca a noi sprovveduti aspiranti.
Si tratta di un pane veramente molto veloce da preparare.
C’è una storiella dietro questo modo anomalo di panificare.
Pare che alcuni coloni, incalzati dagli indiani, abbiano dovuto abbandonare il loro accampamento mentre il pane era in preparazione.
Per salvare l’impasto, l’hanno successivamente cotto nel forno che non era stato preriscaldato.
Comunque il risultato è stato molto soddisfacente! Non solo per i coloni.

Ingredienti:

Sciogliete in una tazza il lievito e lo zucchero con 2 cucchiai di acqua.
Intiepidite il latte, unite il burro e il sale e versate in una ciotola.
Unite quasi tutta l’acqua e un terzo della farina.
Cominciate a battere, poi unite il lievito e la farina rimanente.
L’impasto deve risultare morbido.
Regolate la consistenza aggiungendo eventualmente un poco di acqua o di farina.
Scaravoltatelo sulla spianatoia e lavoratelo per 5 o 6 minuti.
Io questi lavori li ho lasciati fare alla planetaria.

Formate una palla e schiacciatela con le mani (confesso che ho usato il mattarello), fino a ottenere un ovale.
Ripiegatelo a metà e arrotolatelo, ottenendo un filone.
Appoggiate il filone, con la falda sotto, sulla placca con carta forno e mettetelo nel forno spento con la luce accesa per 30 minuti.
Trascorso questo tempo, senza aprire lo sportello, accendete il forno a 200° C e lasciate cuocere per circa 40 minuti. Se scurisce troppo, a metà cottura copritelo con alluminio.
Sfornatelo e lasciatelo raffreddare su una gratella.

Note:
Il gusto è un po’ dolce, ma la quantità di zucchero si può ridurre solo di poco, pena una cattiva lievitazione!

552pane-manitoba'

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7 pensieri su “Pane della mezz’ora

  1. accantoalcamino

    Ciao, anche la mia macchina del pane è deceduta, purtroppo, perchè l’adoperavo anche per impastare, è stata infatti la mia fedele compagna quando ho fatto il mio primo panettone, il mio primo pandoro, la mia prima colomba, col lievito madre. Mi ha aiutata anche per lavorare la sfoglia perla pasta… Ho fatto anch’io il pane della mezz’ora (preso dal librio delle Simili, tue corregionali, se non sbaglio). Hai tutta la mia solidarietà 🙂 Un abbraccio e… Sto lavorando ai tuoi biscotti 😉

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    1. Grembiule da cucina Autore articolo

      Mi sà che ci stai lavorando troppo! Chissà cosa ne uscirà.
      La macchina del pane era un regalo dei nostri amici terremotati, rinvenuta in solaio causa sgomberi forzati!
      Però ce la saremmo goduta ancora!
      Col lievito madre ci ho perso la mia settimana di “ferie”. Da noi non lo usano neanche i pizzaioli. Non parliamo dei panettieri. Ho avuto qualche soffiata da pazienti ex fornai, ma da noi si usavano le bighe fin dai tempi di mia mamma. Però mi piaceva decidere al mattino e fare queste pagnotte terribili! Lasciamo perdere il peso specifico!

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