30 novembre 2014
Quando ero bambina, andando a Modena dove mio padre era ricoverato, sono passata tutti i giorni davanti ad un ristorante a Ponte Alto che esponeva un fascinoso cartello fatto a cuoco con lavagna che diceva: “Specialità stinco al forno”.
Dopo almeno 10 anni, il mio attuale consorte è passato di lì per i 6 anni di università e ha visto sempre lo stesso cartello.
Non solo. Il cuoco, vestito di tutto punto, per almeno 6 anni, ha fatto anche da parcheggiatore per i camionisti clienti.
I miei figli, ormai da 6 anni, passano da Ponte Alto per frequentare la stessa facoltà del genitore e vedono lo stesso cartello-cuoco con lavagnetta. Specialità stinco al forno.
Ogni volta che cucino lo stinco al forno il mio consorte si lascia scappare: “Chissà se quello di Ponte Alto era così”.
E chi lo sa. Ma se mi voleste invitare per la prova, io sono qui.
Intanto la ricetta di casa mia è questa.
Meglio dire una delle ricette.
Ingredienti per famiglie carnivore:
- 3 stinchi di maiale
- alloro
- garofano
- pepe in grani
- uno spicchio di aglio
- sale grosso
- 3 patate
- 3 carote
- una grossa cipolla
- 15 pomodorini
- una bella costa di sedano
- dado granulare
- poco olio evo
Portate a ebollizione nella pentola a pressione un litro di acqua. Salate, aggiungete grani di pepe, qualche chiodo di garofano, due foglie di alloro e uno spicchio di aglio.
Immergete gli stinchi e chiudete col coperchio.
Al fischio calcolate 35 minuti di cottura.
Nel frattempo preparate le verdure.
Affettate le patate sbucciate, tagliate a cubetti la cipolla, le carote e il sedano. Tagliate a metà i pomodorini.
Quando il tempo di cottura sarà trascorso, trasferite gli stinchi in una pirofila unta di olio in cui avrete già disposto le verdure salate col dado e pepate.
Salate un poco anche gli stinchi.
Infornate a 200° C per almeno 40 minuti.
Note:
La prossima volta metterò più verdure.
CiaoSimona, anche dalle mie parti lostinco al fornoèun must: con le patate ‘roste, nelle trattorie del Carso, la vicina Slovenia ed Austria. La prossima volta lo preparerò anch’io con tante verdure, un bel piatto unico, a volte mi avanza (noi siamo 2) e faccio il ripieno per i ravioli:
https://accantoalcamino.wordpress.com/2011/03/18/come-ti-nascondo-lo-stinco-in-un-raviolo-della-serie-il-cibo-non-si-butta/
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Grazie Libera, ti rispondo anche qui e presto proverò i ravioli!
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Dovrò rispolverare la pentola a pressione: di solito la uso solo per la pasta e fagioli e certe minestre…
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Io l’ho sempre usata molto, con un po’ più di timore dopo che mi è scoppiata. Anche lei è vintage ormai!
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Lo stinco è buonissimo e questa tua ricetta è strepitosa: ingredienti ottimo combinati insieme! Hai cotto lo stinco prima in pentola a pressione… interessante… proverò di sicuro!
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E’ una scorciatoia che mi ha insegnato la zia Carla!
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Goduria del palato e dello spirito😆😆😆
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grazie!
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Bella storia e bella ricetta. Vorrei fare lo stinco cotto sottovuoto con i sapori di tua ricetta.
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Questi li avevo cucinati prima di leggere del tuo metodo sottovuoto. Sto cercando i sacchetti per le alte temperature. Anzi li cerca per me il ferramenta!
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