10 marzo 2015
Per ovviare alla scarsità di pane fresco, ma anche per accontentare mio figlio che desiderava qualcosa di stuzzicante per accompagnare qualche fettina di GRASS – lardo Salumi Pasini, ho preparato queste crescentine, che nelle mie intenzioni avrebbero dovuto risultare un po’ più piccole.
Ma sono state assai gradite anche così.
La ricetta è una di quelle delle sorelle Simili, con qualche piccola variante.
Ingredienti:
- 500 g di farina 0 da pane
- 200 ml di acqua
- 8 g di lievito granulare S.MARTINO
- 50 g di strutto
- 70 g di olio evo
- 8 g di sale
- un cucchiaio di rosmarino fresco tritato
Fate la fontana, oppure, come me, versate la farina nella ciotola della planetaria.
Sciogliete il lievito in parte dell’acqua, quindi unite tutti gli ingrendienti e impastate per circa 5 minuti.
Fate una palla, coprite la ciotola con un tovagliolo umido e fate lievitare nel forno spento con la luce accesa per 50 minuti.
Trascorso questo tempo stendete la pasta col mattarello senza reimpastarla, ottenendo un rettangolo dello spessore di un centrimetro.
Ritagliatelo con la rotella in rettangoli o striscioline, trasferiteli nella teglia coperta di carta forno e pennellateli con olio di oliva.
Fate lievitare per circa 20 minuti, poi infornateli a 200° C per una ventina di minuti.
Sono ottimi ancora tiepidi oppure leggermente riscaldati.
Yummy! Sembrano deliziosi!
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Grazie, erano davvero gustose!
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Le sorelle simili sono una garanzia! Tu hai fatto un lavoro eccellente! Complimenti sono bellissime!
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Grazie. Posso assicurare che con le loro indicazioni si và sul sicuro!
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si hanno le mani fatate!!!
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Ma che delizia! E io che non sapevo neanche cosa fossero le crescentine! Cosa mi sono persa…
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Credo che sia uno di quei nomi che definiscono prodotti diversi in luoghi diversi! Nel mio caso un prodotto semplice ma gustoso.
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… le crescentine, che buone!
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Grazie!!!!
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Corro subito a spulciare il loro libro “Pane e roba dolce”? Una serena giornata a te ❤
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Si, il libro è quello. E’ l’unico che possiedo delle sorelle. Mi piace molto perchè essendo emiliane illustrano prodotti che conosco bene e sò come devono venire anche senza immagini!
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Io ho fatto la loro colomba, il pandoro, il pane della mezz’ora, i grissini e crakers, un successo: hai ragione, le foto,se le ricette sono spiegate bene, non servono, quelle sono un “vezzo” da foodblogger 😀 Un bacio ❤
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Poco tempo fà mia figlia mi ha detto che secondo lei messuno ha mai tenuto in mano il libro delle Simili tanto quanto me! Adesso le dico che non sono la sola! In casa mia la vezzosa è lei, dato che fà le foto! Buona giornata! Qui è bellissima 😀
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Qui è un po’ velato, ogni tanto un colpo di vento che scopre il sole: io sto sistemando le mie terrazze, ci sono tracce di primavera ma le vedrai nel post che sto preparando ❤
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Non vedo l’ora. Io sto battendo un po’ la fiacca, mi sa che devo ridurre le aiuole!
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Che bontà (a trovare lo strutto…)!!!
Un bacio 🙂
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Nella grassa Emilia lo strutto lo trovi facilmente, è ancora molto usato:
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Ma non nel Venezia Giulia. .. 😦
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Non tutti vivono su un territorio a “vocazione suinicola”! 😀
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🙂
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Tat, lo trovi in vaschetta (tipo quella del mascarpone) nei supermercati ❤
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Grazie!!! Mi sa che devo cambiare supermercato. .. 😦
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😀
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io abito a trieste e lo strutto l’ho trovato nel negozio in via fabio severo, il punto simply 🙂
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Grazie!!!! Ce l’ho attaccato all’ufficio. ..ma tu pensa. .. 🙂
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Davvero non avrei mai pensato che fosse un genere così raro. Io ne ho una serie di bottiglie da un kilo e mezzo che mi regalano i pazienti che “fanno su” il maiale.
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Che buone! E poi, con quella fettina di lardo, sono molto ma molto invitanti (per me ancora di più, perchè ancora devo pranzare). Anch’io ho fatto qualche ricetta delle Simili, sono veramente delle maestre.
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Sono d’accordo!
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