15 marzo 2015
Io cucino da più di 40 anni.
Tra alti e bassi, ho sempre provato e proposto sia piatti tradizionali che novità.
Tuttavia, quando devo preparare qualcosa per ospiti o persone al di fuori della cerchia familiare mi prende l’ansia e faccio un sacco di pocci.
Per l’appunto, dovevo preparare una torta da portar via.
Nella mia testa doveva essere un dolce rettangolare da tagliare a cubetti regolari una volta sul posto.
Tipo brownies, per intendersi.
Devo dire che l’uso dello stampo rettangolare mi ha notevolmente sostenuta nelle mie intenzioni, ma il resto non posso dire che sia andato come volevo.
Il profumo era delizioso, ma l’aspetto lasciava mooolto a desiderare.
Per quale misterioso motivo la pasta sia riuscita ad incamerare la copertura lasciando però il cioccolato sperdutamente in superficie non mi è dato di sapere.
Comunque non avevo più il tempo per rifarla e tanto meno l’entusiasmo!
Ingredienti:
Per l’impasto:
- 300 g di farina 00
- 250 g di zucchero
- una bustina di lievito S.MARTINO
- 180 g di burro
- 4 uova
- il succo di un’arancia
Per il crumble:
- 100 g di farina 00
- 60 g di burro
- 50 g di zucchero
- 50 g di mandorle sbucciate
- la buccia grattugiata dell’arancia
- 50 g di cioccolato fondente extra Cisa 2054
Grattugiate la buccia dell’arancia e mettetela da parte, quindi spremete il succo.
Tritate le mandorle senza ridurle in farina e grattugiate o tritate anche il cioccolato.
Preparate l’impasto base, mescolando separatamente gli ingredienti secchi e quelli liquidi e unendoli alla fine senza mescolare troppo.
Versate nella teglia rettangolare imburrata.
Preparate la copertura impastando la farina con burro, zucchero, mandorle e buccia d’arancia.
Dovete ottenere il solito briciolame.
Versatelo sull’impasto, quindi cospargete col cioccolato e infornate a 190° C per circa 50 minuti.
Sformate il dolce tiepido (finchè si stacca dalla teglia) e tagliatelo a cubetti solo quando sarà completamente freddo.
Ha l’aspetto “fatta in casa”, niente male! Forse con un temperatura di cottura più bassa (150-160 gradi) e un tempo più lungo (80 minuti) la torta lieviterà di meno e lascierà la copertura più in ordine?
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Grazie Stefan sei un professionista! Proverò senza dubbio.
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Bella, una fetta la mangerei a occhi chiusi!
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Grazie, io non l’ho avuta la mia fetta o cubetto che dir si voglia!
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Be’ niente male invece. Magari è lievitata un po’ troppo oppure hai scelto una teglia non grande a sufficienza per la quantità di impasto che hai preparato. A questo punto anziché a cubotti, l’avrei fatta a fettine come un plumcake.
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Concordo , ma non ho osato chiedere nulla 😀
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ma qui non si scherza! altro che la gatarola… 🙂
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Qui si combinano anche dei danni!
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va la, va… da leccarsi i baffi – e anche le vibrisse 🙂
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sai quante volte mi è successo (e chissà quante volte mi succederà ancora) che, quando preparo un piatto per persone che non siano della famiglia, non mi venga “perfetto” anche se magari l’ho fatto tantissime altre volte e mi è venuto sempre bene? Mio marito dice che ho “l’ansia da prestazione”…
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Penso di averla anche io. Più mi impegno e più resto delusa!
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comunque, penso che fosse proprio buona e, alla fine, è quello che conta di più.
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Grazie!
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