11 aprile 2015
Quando io ero piccola, le massaie, ma soprattutto le “lavoranti a domicilio” si sono munite tutte di pentola a pressione.
La “pentola” (mia mamma l’ha sempre chiamata così) permetteva di cucinare alla svelta e risparmiare sul gas, anche quello una novità, entrato direttamente nelle nostre case attraverso la rete Correggio gas.
L’unico vero problema era il prezzo.
La sera dell’acquisto, mia mamma si è messa piangere, perchè la “pentola” costava più di quello che lei riusciva a guadagnare in un mese.
Ma l’ha sempre usata tantissimo e, se non fosse per un badante che ha fatto sparire il coperchio, sarebbe ancora utilizzabile.
Anche io mi sono abituata ad usarla spesso, anzi, ad usarle, perchè fra le mie e quelle di mia mamma ne ho quattro.
Le lunghe cotture ormai sono meno diffuse, ma in certi casi è davvero molto utile, perchè i tempi sono dimezzati.
Per preparare questo piatto mi è stata quasi indispensabile, era la mattina dell’introduzione dell’ora legale e io non ci avevo pensato!
Ingredienti:
- 1 kg di coda di manzo già tagliata
- due foglie di alloro
- 2 chiodo di garofano
- 4-5 grani di pepe
- sale grosso
- due carote
- due coste di sedano
- una cipolla
- uno spicchio di aglio
- 50 g di GRASS – lardo Salumi Pasini
- olio evo
- due cucchiai di doppio concentrato di pomodoro Mutti
- un bicchiere di vino rosso
- sale
Portate ad ebollizione in una “pentola” 3 dita di acqua con le foglie di alloro, il garofano e il pepe.
Aggiungete un cucchiaino di sale e mettete i pezzi di coda a bollire per mezz’ora dall’inizio del sibilo.
Intanto battete il lardo con la cipolla e l’aglio.
Nel mixer viene benissimo.
Tritate abbastanza finemente le carote e il sedano.
Quando sarà terminata la precottura, togliete i pezzi di coda e mettete da parte il brodo filtrato.
Mettete nella “pentola” in filo di olio e fate rosolare il battuto di lardo.
Unite i pezzi di coda e le verdure tritate e fate prendere colore.
Bagnate col vino e fate sfumare, quindi aggiungete il concentrato di pomodoro diluito in un bicchiere di brodo di quello messo da parte.
Aggiustate di sale e fate cuocere, a fiamma bassa, per un’ora dall’inizio dal sibilo.
Sfiatate la pentola e verificate la consistenza del sugo, nel mio caso non c’è stato bisogno di aggiungere altro liquido.
Note:
Io l’ho servita con riso pilaf (150 g di riso basmati e 280 g del brodo di cui sopra) e con una batata al forno di cui parlerò prossimamente.
Da vera triestina, adoro la coda, la faccio con molto sugo e ci condisco la pasta, che goduria ❤
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Invece in casa mia è un piatto che cucino raramente! Buona serata!
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La prima pentola me la regalarono per le nozze….l’altra me la sono regalata io qualche anno più tardi, per me indispensabilissimi… Buona serata!
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Utilissime anche per me! Buona notte!
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A mia madre la pentola a pressione l’hanno ragalata per il suo matrimonio e pensa che da 43 anni…..è chiusa dentro un mobile: non l’ha mai usata!!!
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Pensa te che differenze!
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Io, non vedendola lei che la usava, ho sempre avuto una certa reticenza a provarla, non so neanche io bene il perchè…
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E’ l’imprinting!
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Io uso “la pentola” sopratutto per fare il brodo perché cuocio la carne sottovuoto.
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Tu arrivi 50 anni dopo!
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