3 giugno 2015
Quando ero bambina, i cipollotti erano piccolini, il bulbo era appena accennato. Si mangiavano in pinzimonio e la parte verde serviva per preparare piatti poveri.
Adesso invece girano dei cipollotti di dimensioni tali che, nell’orto di mia mamma, neanche la cipolla cavata per S. Giovanni riusciva a raggiungere.
Sono comunque più delicati della cipolla matura e adatti per insaporire e rinnovare qualche solito piatto.
Il pollo, in casa mia, è uno dei più soliti.
Ingredienti:
- un pollo depezzato
- un cucchiaio di olio evo
- aceto di mele
- concia casalinga
- 3-4 cipollotti privati delle foglie.
Se è possibile, mettete in concia i pezzi di pollo un paio di ore prima di cucinare.
In una larga padella unta d’olio fate rosolare bene il pollo da tutte le parti.
Spruzzate con l’aceto e fate sfumare brevemente.
Mettete il coperchio e abbassate la fiamma al minimo.
Dopo circa mezz’ora, aggiungete nella padella i cipollotti tagliati in quattro.
Fate cuocere ancora per una ventina di minuti girando un paio di volte.
Se il fondo è troppo liquido, fate asciugare senza coperchio.
Servite caldo.
Simo, senza la concia ? così domani provo a farlo!
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La concia la metto per abitudine. Sale e un po’ di pepe bastano. O magari un po’ di timo che col pollo per me ci sta benissimo.
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timo aggiudicato: io lo adoro!
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Anche per me è adattissimo col pollame!
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Mi ha fatto morire dal ridere il confronto con la cipolla cavata per San Giovanni… oggi tutto abnorme, sembra che ogni cosa debba essere per forza gigante e, invece, come ama dire una mia cara zia: “Nella boccettina c’è il miglior profumo”. 🙂 Semplice e delizioso il tuo pollo.
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Grazie! Da noi si dice: “nella botte piccola c’è il vino buono”, più contadino, ma il concetto è lo stesso!
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