20 giugno 2015
Se mi chiedete qual è il piatto che preferisco rispondo “cappelletti in brodo”, ma se mi chiedete qual è l’alimento a cui non potrei rinunciare senz’altro è il pane.
Il pane mi piace sempre, di qualsiasi tipo e formato, fresco e vecchio, con qualsiasi accompagnamento ma soprattutto da solo.
Il pane fatto dai fornai è senza dubbio il più buono, specialmente nei formati a cui siamo abituati fin dall’infanzia. Ma farsi il pane da sè dà una soddisfazione impareggiabile, anche se in realtà non riesce mai bene.
Siccome ho una settimana di ferie a casa, ho deciso di preparare la pasta madre.
I fornai da noi non la usano più, preferendo i lieviti in pasta o impasti indiretti che dir si voglia.
Ad ogni modo sono partita a fare questa pasta madre e siccome la fortuna arride agli incapaci, dopo 48 ore era già gonfia e fermentata.
Ho seguito la ricetta delle sorelle Simili.
Ingredienti:
- 200 g di farina
- 90 g di acqua
- un cucchiaio di olio
- un cucchiaio di miele il più possibile naturale (io Agricola Leoni)
Dovevo cominciare a fare i rinfreschi, ma a questo punto mi sono chiesta: “Cosa ci fanno gli altri con la pasta fermentata che deve essere eliminata?”
Una bella pallina di pasta non troppo acida, forse un po’ alcolica, ma in casa nostra…
Non ho avuto il cuore di buttarla e ci ho fatto un lievito in pasta.
Quindi ho diviso il mio impasto a metà.
Una metà l’ho reimpastata con:
- 100 g di farina
- 45 g di acqua
per continuare la preparazione del lievito madre.
Con l’altra ci ho fatto i montasu:
- metà del primo impasto
- 120 g di farina 00
- 60 g di farina Manitoba
- 5 g di lievito di birra
- un cucchiaino di sale
- un cucchiaio di olio
- un cucchiaino di zucchero
Ho impastato tutto nella planetaria per dieci minuti a velocità minima, poi ho coperto la ciotola con un tovagliolo bagnato e strizzato e l’ho messa nel forno spento con la luce accesa.
Ho lasciato lievitare per 2 ore.
Ho diviso la palla di pasta in 4 palline e le ho stese col mattarello in 4 striscie larghe circa 6 cm e lunghe 20-25 cm
Partendo dalle estremità ho arrotolato ogni stiscia in due rotolini speculari ottenendo una specie di binocolo. A questo punto ho girato uno dei due rotolini di 180° ottenendo i montasù.
Li ho posati direttamente sulla placca coperta di carta forno.
Ho rimesso e lievitare nel forno freddo per un’ora coperti con un tovagliolo infarinato, quindi li ho estratti ho acceso il forno e a 200° C e li ho spennellati con poco olio evo.
Appena il forno è arrivato a temperatura li ho infornati per 30 minuti, girado la placca dopo i primi 20.
Il risultato non è certo paragonabile a quello che otteneva l’anziana fornaia che mi ha insegnato, ma la soddisfazione è stata impagabile.
Oggi, dopo il secondo rinfresco, li ho rifatti!
Bravissima Simona,io lo faccio spesso in casa il pane con lievito madre e il tuo ha un’aspetto magnifico
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Grazie!
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Hai fatto una via di mezzo tra una biga e un lievitino….!
Ma che risultati, e’ vero fare il pane in casa da grosse soddisfazioni!
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Verissimo!
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Ecco, come me…i cappelletti son la mia passione, ma non toglietemi il mio pane quotidiano…notte
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Notte Mirna!
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Bravissima!
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Grazie!!!
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