Aringhe marinate

19 gennaio 2016

907sarde-marinate'Le aringhe affumicate non sono tipiche della mia zona, ma quando mi capita di vederle al supermercato mi attirano sempre.
Anche loro devono la loro comparsa al massiccio numero di badanti slave che vivono nella nostra zona.
Avrei voluto provare una delle due ricette che aveva pubblicato Libera sul suo vecchio blog in occasione delle S. Ceneri di qualche anno fa, ma non le ha ancora riproposte.
Così ho provato la ricetta riportata sulla confezione.

In fondo, le ricette proposte dal produttore dovrebbero garantire un risultato discreto!
Questo piatto è stato una delle “portate” di una cenetta a base di pesce di cui il mio consorte non ha mancato di lagnarsi il giorno successivo coi soliti amici del sabato sera.

Ingredienti:

  • 250 g di aringhe affumicate (in busta)
  • mezza cipolla rossa
  • olio evo
  • aceto di vino
  • un cucchiaino di aceto balsamico
  • prezzemolo tritato
  • pepe
  • un cucchiaio di capperi sott’aceto

Allineate i filetti di aringa in un piatto.
Preparate una salsetta con olio, aceto, balsamico, prezzemolo e pepe e versatela sui filetti.
Distribuite sulla superficie la cipolla ad anelli e i capperi.
Coprite con la pellicola e fate riposare al fresco almeno un paio d’ore.
Io ho lasciato la cipolla abbastanza grossa da poter essere rimossa da chi non la vuole mangiare (in casa mia tutti).

Servitele con polenta abbrustolita.
Ma le slave mangiano la polenta?
E anche, la mia amica Elisa fa la polenta perchè è trentina o perche cucina “in russo”?

38 pensieri su “Aringhe marinate

  1. Fittybee

    Questo è una bomba: allora, Omega 3 e varie vitamine tra cui la D nelle aringhe, le vitamine e minerali contenuti nelle cipolle (in particolar modo acido folico, vitamine B1 e B6), buon contenuto di vitamina C, che la rendono un ottimo antinfiammatorio, i flavonoidi (antiossidanti). Giusto per citarne alcune. Direi che ti stai facendo del bene 🙂 e devono essere una bontà, come sempre!

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  2. Neda

    Mia nonna paterna chiamava le aringhe affumicate “scopeton” e quando ero piccola me le serviva a colazione, dopo averle pulite e riscaldate nel padellino, proprio con polenta abbrustolita e anelli sottili di cipolla cruda, il tutto condito con un filo di olio.
    Ancora oggi le adoro. Peccato che nel mio paesello non si trovino sempre.

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  3. accantoalcamino

    Qui si trovano, è tradizione, il mercoledì delle ceneri andare a mangiare “la renga”, pensa: i friulani che sono così attacati al lavoro e non chiudono mai le fabbriche, il mercoledì pomeriggio lo fanno e tutti i dipendenti vanno a far bisboccia. per “domare” la cipolla cruda basta sbianchirla in acqua con aceto e una puntina di zucchero,

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  4. ricettedacoinquiline

    Mangiano la polenta di patate? Beh, c’è da dire che grazie alle badanti slave stai sperimentando un sacco di cose, quindi c’è da ringraziarle!
    Ma poi, dico! Tuo marito è medico e tutte le cose migliori non le mangia??

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  5. pio brunetti

    ” Le aringhe affumicate non sono tipiche della mia zona,… Anche loro devono la loro comparsa al massiccio numero di badanti slave che vivono nella nostra zona”.
    Bah, la aringa affumicata è uno dei piatti tipici della cultura contadina italiana, specialmente del nord Italia.
    Da noi le si cucinava (e tuttora si cucinano) per la vigilia di natale. Nelle case contadine di un tempo una aringa durava dei mesi: si ‘passava’ la polenta abbrustolita per insaporirla e poco più: la dignitosa indigenza delle nostre genti.
    Ciao
    vit

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