Frollini alla panna (tipo Macine)

8 luglio 2016

998macine'I miei figli hanno passato un’infanzia di privazioni.
Niente Nutella nè merendine. Perfino pochi biscotti. E ovviamente niente televisione.
Quando erano piccolini erano talmente “disinformati” che allungavano le manine verso mazzi di ravanelli e cestini di pomodorini!

Volete sapere come è andata a finire?
Ora che sono adulti si comprano tutto ciò a cui erano stati costretti a rinunciare e guardano in tv trasmisioni che io trovo insopportabili!
Mia figlia ama i biscotti semplici, quelli che sono capace perfino io di preparare.
Così ho sperimentato questi frollini.
La ricetta l’ho presa dal blog La mia cucina senza lattosio, che mi è stato molto utile da quando l’intolleranza a questo zucchero si è affacciata in casa nostra.

Ingredienti:

  • 300 g di farina Manitoba
  • 150 g di farina 0
  • 100 g di fecola
  • 100 g di burro (s/l)
  • 100 g di margarina vegetale
  • 100 g di panna (s/l)
  • 150 g di zucchero a velo
  • un uovo
  • una bustina di lievito
  • essenza di vaniglia

Io ho impastato nella planetaria con lo scudo.
Sabbiate il burro e la margarina freddi e a pezzettini con le farine e la fecola.
Unite gli altri ingredienti e lavorate fino a quando l’impasto sarà liscio e vellutato.
Risulterà piuttosto morbido, ma va bene così.
Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per un’oretta.

Dopo di che tirate la pasta dello spessore di 5 mm e ritagliate i biscotti.
Io ho usato lo stampino rotondo da 4 mm. Il foro l’ho fatto col levatorsoli.
Metteteli sulla placca coperta di cartaforno e cuoceteli in forno a 180° C per 20 minuti.
Con questa ricetta si ottengono circa 65 biscotti.

Se il vostro forno è dotato della modalità “biscotti” è l’occasione per sfruttarla.
Infornare tutte e tre le teglie assieme a 175° C (biscotti) per 17 minuti.

I biscotti si conservano bene in una scatola di latta.

72 pensieri su “Frollini alla panna (tipo Macine)

  1. Welda

    I tuoi biscotti sono bellissimi e dall’aspetto identico! Sicuramente più buoni e sani 😉
    Anche io tengo le bimbe lontano da merendine e programmi spazzatura. Poi ovviamente quando frescono fanno le loro scelte…anche se credo che prima o poi ciò che si è seminato con Amore germoglia…

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      1. Welda

        Purtroppo la maggior parte delle marche di margarina usano olio di palma per produrla…..il buon vecchio olio di oliva è troppo caro e la nostra salute troppo poco preziosa per loro 😦

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      2. Grembiule da cucina Autore articolo

        Quella che ho usato si dichiara senza olio di palma. Poi bisogna vedere se è vero!
        La frolla con l’olio di oliva non mi viene bene come con la margarina (che comunque uso solo di rado, giusto per copiare certi biscotti)

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      3. Grembiule da cucina Autore articolo

        Ma che scuse?! Cerco di stare attenta anche se sotto sotto mi fido poco delle etichette e delle dichiarazioni di salubrità!
        Ultimamente ho comprato dell’olio evo dichiarato toscano. Confezionato per Coop. E’ orribile, ha un saporaccio. Probabilmente le olive avevano la mosca. Una volta non le avrebbero nemmeno potute usare. Ora tutto nel calderone della G.D.

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      1. ricettedacoinquiline

        Infatti son rimasta sorpresa… Ma è un piccolissimo posto che non avevo mai notato, perché non capivo da dove si entrava, ho perso davvero tanto tempo! (p.s. ieri ho anche visto le barrette duplo su google!)

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      2. ricettedacoinquiline

        No, le ho trovate per caso perché cercavo la crema Ciao (avevo letto una ricetta con questa cosa su un ricettario anni 80 di mamma) e sono uscite anche quelle!

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      1. Grembiule da cucina Autore articolo

        E’ vero. Anche mia mamma era come me: contava qualsiasi cosa. A volte mi chiedo perchè sto contando. Quanti calzini stendo, qualti gladioli taglio, quante foglie raccolgo… Forse dovrei propormi per uno studio 😀

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  2. Paola

    Nooo ma anch’io conto … Non l’avevo mai confessato, convinta di essere affetta da qualche strana mania, e invece siamo già in due. Conto i panni che stendo, le zucchine che pulisco, le albicocche che lavo. Le ciliegie no, quelle non le conto, anche se alle volte son tentata. Abbi fede per i figli cresciuti a pomodori e ravanelli: i miei hanno avuto la stessa tristissima infanzia. Dopo un periodo di recupero ribelle, hanno scelto la cucina di famiglia. Uno è un ottimo cuoco, l’altro meno, ma almeno non compra fatto

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      1. Paola

        Secondo me gli abbiamo avviato un fegato sano. Io ho cominciato a occuparmi di alimentazione quando è nato il primo figlio. Avevo un foglio, trovato non so dove, con l’elenco di tutti gli additivi (conservanti, ecc) e il loro livello di pericolosità. Facevo la spesa leggendo le etichette, mentre imparavo a far le cose da me. Io dico che ne ho fato due buongustai, ma magari sono solo molto vanitosa

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      2. Grembiule da cucina Autore articolo

        Non credo proprio che tu sia vanitosa. In casa mia i “controlli” sul cibo sono iniziati ben prima della nascita dei figli. Mio marito (già ai tempi dell’università) ogni giorno ne aveva una nuova e mia mamma pendeva dalle sue labbra! 🙂

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