Torta all’orzo

15 luglio 2016

1000torta-orzo'In una recente fase della mia vita mi ero innamorata degli stampi in silicone. In particolare di quelli a forma di fiore.
Mio figlio e la sua “morosa” di ritorno da una vacanza me ne hanno portato uno molto bello a forma di girasole.

La prima volta ci ho fatto una torta di farina di mais, tipo amorpolenta, che è riuscita piuttosto bene.
Poi ho pensato di farci la torta per il compleanno di mia figlia. Come succede praticamente ogni anno, la torta è venuta malissimo, non voleva uscire dallo stampo e si è letteralmente sbudellata.
Lo stampo è stato miseramente riposto sulla pila colorata dei siliconi.
Una cosa però l’avevo capita. Non tutti gli impasti sono adatti per questi stampi.
Ieri il girasole mi è tornato tra le mani e ho deciso di farci dentro una torta che faceva mia mamma.

Come per ogni altra voce del suo quaderno non è una ricetta ma un elenco di ingredienti.
Lei usava il caffè d’orzo che si faceva la sera per la mattina, con la polvere di orzo o di qualche surrogato. Io ho usato dell’orzo solubile che, dopo dieci anni di permanenza nel pensile, ha raggiunto la data di preferibile scadenza.
Comunque il profumo (che è la parte migliore di questa semplice torta) è proprio come me lo ricordavo.
Inoltre si è sformata in modo perfetto!

Ingredienti:

  • 300 g di farina per dolci
  • 4 cucchiai di orzo solubile
  • 150 g di zucchero
  • 100 g di burro
  • 2 uova
  • due tazzine di latte
  • una tazzina di liquore al caffè
  • un pizzico di sale
  • una bustina di lievito istantaneo per dolci
  • cacao amaro per decorare

Preparate lo stampo passandolo accuratamente con un foglietto di carta da cucina imbevuto di olio di semi.
Accendete il forno a 180° C.

Montate le uova con lo zucchero.
Unite il burro fatto sciogliere nel latte e intiepidito, quindi aggiungete il liquore.
Mescolate bene con una spatola, quindi unite la farina setacciata con l’orzo e il lievito.
Mettete il composto nello stampo verasdolo lentamente nel centro e lasciando che si livelli riempiendo tutti gli angoli.
Infornate e lasciate cuocere per circa 40 minuti.
Estraete lo stampo e fate riposare il dolce una decina di minuti prima di sformarlo.

Se usate un comune stampo da torta o da ciambella certi piccoli accorgimenti saranno inutili.
Poichè il mio fiore è un girasole, ho cosparso il centro con un poco di cacao setacciato.

40 pensieri su “Torta all’orzo

  1. milesweetdiary

    “dopo dieci anni di permanenza nel pensile, ha raggiunto la data di preferibile scadenza” 😀 😀 😀
    Mi immagino il profumo e la trovo semplicement fantastica!
    Eh sì, come mi ricordò un giorno un giovane pasticcere, gli stampi in silicone sono pessimi conduttori di colore motivo per cui ci fanno le presine da forno. Sono invece ottimi per gelati, semifreddi insomma per tutto ciò che va in frigo…
    E va be’. Invece questa volta ti è andata benissimo: yuppie!

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  2. Paola

    Io mi trovo bene con il silicone per le focacce e i muffin, ma in effetti non ci ho mai fatto le torte che preparo nelle teglie di ceramica, così non le devo nemmeno sfornare ;). Questo dolce sarà semplice ma è molto originale!

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    1. Grembiule da cucina Autore articolo

      Le teglie di ceramica? Le ho da quasi 40 anni e ne ho usata una sola un paio di volte. Forse è una mania quella di servire le torte sformate!
      Questa è una torta di quelle che mia mamma chiamava “torta smercia” (torta mescolata), dolci senza pretese.

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      1. Paola

        Posso dire? Le torte senza pretese sono quelle che si mangiano in due giorni. Le super torte piene di creme e strafulmini restano lì … e non dico altro. Le teglie in ceramica soddisfano la mia pigrizia

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      2. Grembiule da cucina Autore articolo

        Troppo belli gli strafulmini! Era una parola di mia mamma.
        Io non sono abituata a fare dolci impegnativi. I semifreddi me li hanno bocciati da tempo. Così faccio cosine banali. Devo rivedere l’uso degli stampi in ceramica!

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      3. Paola

        Vuoi che ti dica? Non sopporto quando, sulle ricette, scrivono: Con questo piatto stupirete i vostri ospiti. Ma chi vuole stupire? I miei ospiti, a partire dalla sottoscritta, vogliono mangiare soprattutto cose buone, non c’è bisogno che facciano un salto sulla sedia. Viva la cucina banale, buona e consolidata 🙂

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