Peperonata

3 agosto 2016

peperonata

Ho trovato questo post nell’archivio bozze.
Risulta un po’ ripetitivo, ma la peperonata la faccio sempre così!

Per anni e anni i peperoni sono stati banditi dalla mia tavola.
Al principio era mio padre che non li digeriva, poi è subentrato il mio consorte, anche lui con le stesse lamentele.
Ad un certo punto, quando ormai i figli erano cresciuti ed avremmo potuto mangiarli almeno in tre, ho ripreso a cucinarli.
Miracolo, il consorte si è accorto che non gli davano più fastidio, quindi semaforo verde per tutte le preparazioni.
La peperonata io la preparo senza una misura precisa, dipende dalla diponibilità degli ingredienti.
Le dosi di questa ricetta sono quindi abbastanza approssimative.

Ingredienti:

  • 4 peperoni del colore che c’è
  • una grossa cipolla
  • 4-5 pomodori maturi oppure conserva di pomodoro
  • olio evo
  • un cucchiaino abbondante di zucchero
  • aceto di mele o di vino bianco
  • sale
  • pepe

Affettate la cipolla e i peperoni privati di semi e pellicine.
Fate rosolare in olio.
Unite lo zucchero e l’aceto secondo il vostro gusto.
Fate sfumare, quindi salate e pepate.
Unite i pomodori ridotti a dadolata e fate cuocere a fiamma bassa finchè le striscioline di peperone non risulteranno tenere e i pomodori disfatti.
Servite calda o fredda.

32 pensieri su “Peperonata

      1. Grembiule da cucina Autore articolo

        Forse dipende anche dai gusti. Per esempio il pane meridionale a me non piace tanto quanto il nostro. Se lo portano da giù e lo mangiano anche vecchio piuttosto che mangiare quello che abbiamo qui ma me non dice niente. Pensa che mia cugina ha abitato più di 40 anni a Torre del Greco e il pane glielo abbiamo sempre portato da qui. E se lo mangiava anche lei vecchio di mesi.

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  1. Neda

    Anche per me, in questi giorni è tempo di peperonata, che preparo come fai tu, ma senza lo zucchero.
    Ieri ne ho anche fatto un po’ da conservare surgelata per l’inverno, però con l’aggiunta anche di zucchine e melanzane, che al momento sono abbondanti.
    Buon pomeriggio
    Neda

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      1. Neda

        Lo credo anche io. Ho provato solo una volta a fare delle melanzane sott’olio e mi sono andate a male, inoltre, il botulino può svilupparsi principalmente nelle conserve sott’olio, perché in assenza di ossigeno e a una temperatura fra i 25 e i 55 gradi. Meglio surgelati, oppure sott’aceto, sotto sale o con molto zucchero, per le conserve di verdura o frutta, in questi casi c’è meno pericolo per lo sviluppo di muffe, che peraltro si vedono per fortuna, o di batteri che non si notano, anche se credo che il tappo dovrebbe gonfiarsi e segnalare la fermentazione.

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