16 novembre 2016
Proprio come faceva mia mamma!
Va a finire che le preparazioni più tipiche, quelle che si è contribuito a realizzare fin dalla più tenera infanzia, non vengono mai postate.
I tortelli verdi erano, un tempo, un piatto ricco ma non festivo, perchè per le feste comandate si consumava la carne e quindi il primo era, generalmente, in brodo.
La mia ricetta è ormai ampiamente modificata rispetto a quella tradizionale anche se ogni famiglia aveva un proprio modo di preparare il ripieno.
Quando ero molto piccola, mia mamma non metteva la ricotta e usava, per il soffritto, il lardo.
Per la pasta:
- 300 g di farina per sfoglia
- 3 uova
- un cucchiaino di olio evo
- una presa di sale
Per il ripieno:
- 500 g di biete erbette oppure spinaci già cotti e strizzati
- 50 g di burro oppure lardo macinato
- una cipolla piccola
- aglio q.b. (a gradimento)
- prezzemolo tritato
- 100 g di ricotta vaccina
- 4 cucchiaiate di parmigiano-reggiano grattugiato
- sale e pepe
Per condire:
- burro fuso
- foglioline di salvia
- parmigiano-reggiano grattugiato
Preparate la pasta.
Io impasto nella planetaria, ma se non si fanno male i polsi, impastate sulla spianatoia.
In ogni caso, lavorate l’impasto per una decina di minuti, finchè non sarà liscio ed elastico. Se le uova sono grandi, la quantità di farina sarà un poco maggiore.
Mettetela a riposare sulla spianatoia infarinata, sotto una pentoletta di plastica.
Preparate il ripieno.
Tritate molto finemente la cipollina e l’aglio. Sminuzzate le biete. Fate rosolare bene il tutto in una generosa dose di burro. Salate e pepate.
Il tempo di cottura varia a seconda delle case, mia mamma aspettava solo che la cipolla perdesse consistenza. C’è chi usa il lardo, ma io lo faccio raramente.
Lasciate intiepidire, quindi aggiungete la ricotta e il parmigiano.
Amalgamate bene.
Tirate la pasta in sfoglie sottili da dividere a metà e poi in quadrati.
Mettete su ogni quadrato una bella pallina di ripieno, quindi chiudete prima a triangolo e poi, unendo i lembi a cappellaccio.
Lessate i tortelli in abbondante acqua in ebollizione.
Bastano pochi minuti dalla ripresa del bollore.
Scolateli con la schiumarola e conditeli a strati, con burro fuso, foglioline di salvia e abbondante parmigiano-reggiano grattugiato.
Così li faceva la mamma di ello che sai essere nata a Palanzano (PR) Di questi ne mangerei una vasca piena 🙂
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Anche a me piacciono molto. Subiamo l’imprinting dei piatti tradizionali o lo dovremmo subire!
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Qui non c’è niente da subire, solo da imparare e portare avanti la tradizione e chi la dimentica una cucina così 😉
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In certi periodi si cerca la novità e la si apprezza maggiormente, ma col tempo si torna alla tradizione.
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A chi lo dici, io tornerei così volentieri indietro…
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Si, ma poi non tutto si è rivelato meglio! Prendiamo quel che ancora ci spetta e basta 😀
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Ah, rispondotti maila
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Grazie sorellona. Mi sto viziando troppo con queste cose da parenti ❤
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Parenti mal di denti 😀
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😦
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Ciao, ben alzata 😛 oggi “orzo e fasoi” 😉
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Gola gola gola!
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E tutte le varianti, una la trovi anche nel libro 😉 minestra di orzo e fagioli (mignestre di uardi e fasûj con l’aggiunta di latte.
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Ho visto!
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❤
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Hai ragione. Il nostro palato si è formato con i sapori della nostra infanzia, alla fine torniamo a cercare quei profumi e quei sapori.
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edo che sia proprio così.
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Non posso credere…ho appena postato anch’io la ricetta dei tortelli di bietine. La tua è più “guduriosa”, la mia più light.
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Tutte le domeniche facevo tortelli di zucca. Poi mio figlio mi ha detto: “Ma i tortelli verdi non sai più fare?”
Corro a vedere i tuoi!
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Le ricette della tradizione alla fine sono le più buone 🙂
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O ci sembrano tali perchè fanno parte del nostro vissuto 🙂
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Certo non sono solo ricette, ma portano con loro anche affetti e ricordi 🙂
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E’ vero. A volte mi chiedo se gli affetti e i ricordi non siano quel che fa’ girare tutto questo!
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Noi di solito compriamo ready-made Tortelli
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Ma nella patria dei tortelli non si può 🙂
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Se non proponiamo ogni tanto noi le ricette di casa o della tadizione, se ne perderà il ricordo,hai fatto benissimo.
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Grazie mille! Anche le tradizioni vanno coltivate.
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Mi trovi perfettamente daccordo.
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Sono sempre i migliori! notte
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Grazie Mi, fai bei sogni.
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Non capisco questa tenzone tra ricette tradizionali e ricette innovative, se una cosa è buona è buona. Questi sono buonissimi, mi vien proprio voglia di farli
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I tortelli verdi sono davvero buoni! Però un bel piatto pieno!
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Anche per me, alle volte così pieno che basta quello 😉
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Allora ci capiamo.
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Devo provare devo provare e devo provare!
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Devi provare 🙂
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Inno alla tradizione direi!!!!!
Piatto sublime, bravissima
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Grazie!
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Semplici a vedersi ma deliziosi e saporiti.
La pasta ripiena in bianco mi piace sempre moltissimo, più che col sugo. 🙂
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Anche io in genere la preferisco.
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Mamma mia che buoni!!!! Li mangerei anche ora😍
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Si, sono sempre buonissimi!
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oh..i tortelli verdi non sono buoni…di piu’!!!!!!!!!
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Ti do ragione! 🙂
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Delicati e buonissimi!
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Grazie!
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Quasi la stessa come Marina. Buoni! Non li ho fatto con tanto burro, da provare. Preferisco con biete invece degli spinaci.
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E’ vero, la stessa e lo stesso giorno.
Anche io preferisco le biete, sono più tradizionali per la mia zona (e poi si fa’ molto prima a lavarle ;))
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