7 luglio 2019
C’erano a Novellara, nel secolo scorso, due gemelle: la Nera e la Bruna.
La Nera faceva la fornaia ed era addetta alla preparazioni dei dolci, ma tutte le ricette che mi sono pervenute da questa famiglia sono della zia Bruna.
Come questa torta.
Si tratta di un dolce molto ricco, che racchiude tutti i sapori e i profumi dei dolci emiliani delle feste.
A parere di tutti noi è più buono se mangiato dopo qualche giorno dalla preparazione.
La ricetta è un po’ empirica… d’altra parte è scritta nel mio quaderno da più di 40 anni!
Ingredienti:
- un uovo di pasta frolla
- un vasetto di marmellata di prugne brusca
- 200 g di amaretti secchi (Benelli)
- 2 quadretti di cioccolata (cioccolato fondente Zaini)
- un bicchiere di Sassolino
- 200 g di mandorle pelate e tritate
- mandorle a filetti per decorare
Uno zabaione preparato con:
- tre uova
- un bicchiere di zucchero
Preparate la pasta frolla.
Per un uovo, come dice la ricetta, io ho usato 250 g di farina, 125 g di burro e 125 g di zucchero anche se sospetto che la zia Bruna intendesse una frolla lievitata con più farina e meno burro, tipo “pasta da ciambella”.
Foderate con la pasta il fondo e i bordi di una tortiera imbuttata e infarinata del diametro di 28-30 cm e spalmatela con la marmellata.
Distribuite sulla pasta gli amaretti interi bagnati nel Sassolino.
Riempite i buchi col cioccolato tritato.
Preparate lo zabaione montando i tuorli con lo zucchero e aggiungendo gli albumi a neve ferma.
Unite allo zabaione le mandorle tritate e versate la crema ottenuta nella tortiera livellando bene.
Cospargete la superficie con una manciata di mandorle a lamelle e infornate nella parte bassa del forno preriscaldato a 180 °C.
Tempo di cottura 45-50 minuti.
Sformate la torta raffreddata e fatela riposare almeno un giorno prima di gustarla.
Ma sai che tempo fa ho preparato una torta del genere, appena le temperature lo permetteranno proverò anche questa di tua zia, sicuramente buonissima, ho pure della marmellata di prugne che ho fatto io, non so cosa intendi per brusca.
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Brusca vuol dire aspra. E’ la marmellata che facevano da noi in campagna con pochissimo zucchero. Io ne uso una più normale. La torta è davvero buona, anche se un po’ invernale. Io l’ho cotta nel forno che tengo fuori.
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Grazie Simona, allora la mia fatta con pochissimo zucchero sarà perfetta. Non ho un forno fuori quindi x adesso non si accende solo il microonde e quello non va bene per i dolci, almeno il mio.
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Neanche il mio.
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Ma questa ricetta della zia Bruna e’ da farsi al più presto!!!!!!
Grazie e complimenti a te ed alla zia!
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Te la consiglio, se non ricordo male hai anche una dependance estiva per non scaldare troppo la cucina.
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Esatto, la farò nella cucina allestita fuori ……con questo caldo e’ impensabile accendere il forno in cada!!!!!
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Anche qui da noi è la stessa cosa
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Accipicchia che acquolina! Ma quando in casa, oltre alle uova, farina etc ti ritrovi pure le mandorle e gli amaretti….aspetti solo che rinfreschi un po’ per iniziare la preparazione 😊
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Esatto! Io ho sempre grandi scorte di mandorle che ci regalano i pazienti asiatici
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Am sa cle bonisima!
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Te ghe ragioun!
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Buonissima e sicuramente ricca. Da preparare nella stagione meno calda.
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E’ vero! Avevo urgenza di farla assaggiare ad amici non emiliani!
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Solo a leggere gli ingredienti mi è venuta l’acquolina in blocca!! 🙂
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Grazie
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