Svedesi

20 dicembre 2018

Alla ricerca di qualcosa di nuovo da proporre tra i dolcetti natalizi, ho scovato questa ricetta.
Oddio, proprio nuova non si può dire, visto che viene da un vecchissimo libro che il mio consorte mi regalò quando non eravamo nemmeno sposati!

Io, come prima volta, ho seguito pedissequamente le indicazioni del libro, ma credo che si potrebbe anche semplificare un po’ la procedura.

Ingredienti:

  • 350 g di farina 00
  • 200 g di zucchero
  • 200 g di nocciole sgusciate e tostate
  • 200 g di burro
  • 3 dl di panna
  • 2 uova
  • 60 g di cacao amaro
  • una bustina di vanillina
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere

Tritate grossolanamente le nocciole.
In un pentolino setacciate il cacao con 100 g di zucchero, unite la panna a filo, mescolate bene e portate ad ebollizione. Mettete da parte a raffeddare mescolando ogni tanto.
Montate il burro morbido con il restante zucchero, unite le uova e continuate a montare.
Setacciate la farina col lievito e la vanillina e iniziate ad aggiungerla al composto di burro e uova alternando con cucchiaiate di crema al cacao. Alla fine unite metà delle nocciole e mescolate bene.
Accendete il forno a 180 °C.

Su una teglia da forno 30 x 40 stendete un foglio di carta-forno bagnata e strizzata.
Versate il composto nella teglia e livellate bene quindi distribuite sulla superficie le rimanenti nocciole premendole leggermente per farle attaccare.
Infornate e fate cuocere in forno statico per 12 minuti (per me ce ne sono voluti 20).
Estraete la teglia e tagliate la pasta a piccoli rettangoli con un coltello seghettato.
Lasciate raffreddare e trasferite i biscotti in un piatto o in una biscottiera.

19 pensieri su “Svedesi

      1. Neda

        L’ho passato da sola con mia figlia, rifiutando ogni invito e non invitando alcuno. Tutti hanno compreso questo nostro desiderio di solitudine e raccoglimento che ci ha permesso di rimanere serene.

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      2. Grembiule da cucina Autore articolo

        Credo che sia la scelta migliore. Spesso amici e parenti si affannano a non lasciar solo chi ha subito un lutto, ma le festività possono essere un periodo di grande malinconia e l’assenza si sente ancora di più di fronte all’allegria degli altri

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