28 agosto 2015
Ricetta liberamente ispirata a quella pubblicata da Le due cucine.
In estate, quando preparo le verdure con le ricette che mi hanno dato tanti anni fa in Meridione, mi metto in casa un vaso di acciughe sotto sale.
Ma trovo che siano una cosa scomodissima, soprattutto perchè non sono pronte per l’uso. Così rimane sempre il fondo del vaso a ballare per il frigo, senza che nessuno abbia la buona volontà di dissalarle e pulirle per “farle fuori”.
Siccome sono in una fase di grande volontà culinaria, oggi, finalmente, ho messo fine all’esistenza di questo vaso. Almeno per questa stagione!
E non c’è nemmeno voluto tanto.
Ingredienti per 3 persone:
- 240 g di spaghetti
- 6 acciughe sotto sale
- un pugno di uva passa
- Olio Extravergine di Oliva Dante “100% Italiano”
- uno spicchio di aglio
- qualche cucchiaiata di aceto di mele
- una cucchiaiata di pangrattato
- un pizzico di aglio secco
- barbe di un finocchio
- sale (per l’acqua della pasta), pepe
- peperoncino macinato
Qualche ora prima di cucinare mettete in ammollo l’uvetta con acqua e un goccio di aceto.
A tempo debito risciacquate bene le acciughe, eliminate la lisca, dividete i filetti e lavateli in acqua e aceto.
Mentre fate cuocere gli spaghetti, mettete i filetti di acciuga ben scolati in una padella con olio evo e l’aglio schiacciato.
Fate sciogliere le acciughe, quindi unite l’uvetta scolata, il pepe e un poco di peperoncino.
In una padellina antiaderente fate leggermente tostare il pangrattato, insaporendolo con un pizzico di aglio in polvere.
Scolate la pasta e versatela nella padella con le acciughe, fate saltare qualche secondo, unite il pangrattato, mescolate e guarnite con le barbe di finocchio.
Buonissima. La faccio spesso anch’io e ne andiamo tutti pazzi 🙂
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Buonissima anche per noi. Nella cucina emiliana la gratinatura col pangrattato non è più molto usata (almeno mi pare) ma è sempre buona!
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Io adoro il pangrattato gratinato sia nella pasta che nelle verdure
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Anche io.
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mi immagino le acciughe che ballano nel tuo frigo… 🙂
ma sai che sembra devvero ottima? quasi quasi che Fidget la prova – chissa’ pero’ poi che cosa combinano quei pasticcioni…
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Come pravo direi che è tra le meno complicate!
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Una bella ricetta, l’ho fatta anche io qualche volta.
Però, nella mia cultura veneto-mantovana, ci sono “i bigoli co’ le sardele”che sono comunque le acciughe. I bigoli sono degli spaghettoni di pasta fresca fatti con il torchio (altrimenti si possono usare spaghetti grossi o bucatini). Il condimento si prepara facendo sciogliere nell’olio, in cui si è fatto rosolare uno spicchio di aglio, le acciughe dissalate e pulite
(30/40 grammi a testa) e, all’ultimo momento, aggiungo anche del prezzemolo tritato. Conditi “i bigoli”, una bella spolverata di grana padano e buon appetito.
ciao, buon pomeriggio.
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I bigloli li conosco bene. Anche io sono vicina alla bassa mantovana, solo da sud. Da noi le acciughe si usano poco, come il pangrattato del resto. Questa versione dei bigoli deve essere ottima.
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E’ vero. A volte io sostituisco l’aglio con un trito di cipolla e aggiungo anche dell’origano fresco al prezzemolo.
Ciao, buona serata-
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La faccio anch’ io due o tre volte d’estate…ma non metto l’uvetta!!! Ottima:D
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Questa è una nota di originalità che si può omettere 😉
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Anche tu cucini…con fantasia! Mi piace…
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Grazie titti.
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Che bella ricetta! Il finocchietto e le uvette mi ricordano più la Sicilia che l’Emilia però. Come Neda, anch’io faccio i “bigoli in salsa di acciughe” con lo stesso principio di piatto povero ma gustosissimo.
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Anche il pangrattato 😉
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Il parmigiano dei poveri!
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E’ vero. Qui è andato in disuso presto, forse per gli esuberi di parmigiano!
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molto invitanti !!!
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Grazie. Ma pieni di glutine.
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Si i tuoi si ma gli spaghetti li fanno anche per i celiaci !!!!!
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Lo so che per fortuna ormai si trovano tanti prodotti adatti.
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confermo gustosissima, un classico della cucina siciliana, senza l’uvetta, almeno io la preparo cosi.
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L’idea dell’uvetta mi è piaciuta. Di solito la uso per altri piatti.
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anche io la uso in altre preparazioni, in quella mai usata, non è mai toppo tardi per provare..
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