18 agosto 2015
Ho letto recentemente un libro di Andrea Vitali. Un libro ambientato negli anni ’70 in una località sul lago di Como. Un libro buffo, che mi ha riportato ad anni lontani in cui però ero già praticamente adulta.
Aggiungo che questa lettura è venuta subito dopo quella del libro di Lorenzo Favella “Il vento in faccia”, anch’esso ambientato negli anni Settanta. Favella ha ambientato alcuni momenti del suo romanzo in una Correggio anni Settanta in cui io ho vissuto e non mi sono per niente ritrovata, scatenando la mia ribellione. Ma dopo alcuni scambi di battute con l’autore, attraverso un gruppo fb, mi sono sentita di chiedergli scusa, perchè alla fine il suo romanzo è davvero interessante.
Ma tornando a Vitali e a Bellano, posso allegramente soprassedere a qualsiasi polemica, che lascio ai bellanesi.
Una cosa mi ha colpito.
Pare che ad una certa età non sia molto adulto continuare a dire “mia mamma”.
Ecco perchè oggi presento una ricetta facile facile tratta dagli appunti di “mia madre”.
Ingredienti:
Per l’impasto:
- 150 g di farina 00
- 125 g di zucchero
- 100 g di burro liquefatto
- 2 uova
- mezza bustina di lievito
- un pizzico di sale
- 2 piccole pesche
Per la copertura:
- 5 pesche
- 12 amaretti secchi
- 50 g di zucchero
- 50 g di burro fuso
Imburrate e infarinate una teglia a bordo apribile di 26 cm di diametro.
Sbattete a schiuma le uova intere con lo zucchero. Aggiungete il burro fuso, il sale, la farina setacciata col lievito e due piccole pesche sbucciate (se possibile) e ridotte a dadini.
Versate l’impasto nella tortiera, livellate bene e distribuite sulla superficie le restanti pesche tagliate a fettine.
Cospargete con gli amaretti sbriciolati, lo zucchero e il burro fuso.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° C per circa 45 minuti.
Spegnete il forno e lasciate intiepidire la torta per almeno mezz’ora nel forno spento.
De.li.zio.saaaaa! adoro le pesche ne ho in abbondanza, oggi primo piatto da Silva il dessert con la tua ricetta…grazie e buona giornata:D
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Grazie. E’ un dolce molto semplice, ma davvero buono. Anche noi avevamo 2 peschi, ma se li è portati via il “colpo di fiamma” 😦
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Grazie a te per la ricetta! ora che non è più così caldo mi piace di nuovo preparare qualche dolce da forno, comincio con questa delizia. Un abbraccio al prox post<3
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Ti assicuro che di questa torta mi sta arrivando il profumo! Adoro le pesche. 🙂 Eppure è così bello dire “mia mamma”. :-=
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Ma, per quel che ricordo la mia non ha mai smesso di dire “la mamma” riferendosi alla nonna Elena. Eppure mi sembrava molto adulta!
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Buonissima! Semplice, casalinga, di stagione: non si può chiedere di più a una torta! Mi sa che la voglia di accendere il forno non è venuta solo a te…
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E’ vero. Col fresco si ricomincia!
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Buona!!!!
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Grazie
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