Tortino di spinaci e pane

25 novembre 2015

875tortino-spinaci-pane'La coppia di anziani pazienti che ti chiede: “Signora, ha voglia di lavorare?”.
Adesso qualcuno mi suggerisca cosa si può rispondere per non sentirsi una cattiva persona.
Quando mai non mi sono imbarcata nelle epiche maratone che hanno come traguardo un congelatore strapieno?
Quindi sì, ho ammesso di aver voglia di lavorare.
Qualche ora dopo il furgune di un’azienda agricola mi ha scaricato sotto il portico una cassa di spinaci e una di biete.
Sono i momenti in cui guardi con la coda dell’occhio la montagna di panni da stirare, i vetri appannati dalle slinguazzate del cane, i gladioli da dissotterrare, ma sai che hai ammesso di aver voglia di lavorare.
Un pomeriggio intero dedicato alle verdure “in foglia”.
Quando ormai era ora di mettere in tavola la cena ho approfittato di tutto questo ben di Dio e ho preparato il mio tortino di pane raffermo.
Con tutti quegli spinaci è risultato buonissimo. Sarebbe piaciuto anche alla Pimpa!
Siccome ero troppo di fretta per pesare gli ingredienti ho fatto tutto a sentimento.

Ingredienti:

  • pane bianco raffermo
  • latte
  • spinaci lessi
  • burro
  • sale, pepe
  • avanzi di formaggio
  • parmigiano-reggiano grattugiato
  • un uovo

Rolosate gli spinaci nel burro, salate e pepate.
Ungete con burro una piccola pirofila.
Tagliate il pane a fettine e passatele velocemente in una fondina piena di latte.
Fate nella pirofila uno strato di pane leggermente imbevuto accostando bene le fettine.
Sul pane versate gli spinaci e poi i formaggi tagliati a dadini.
Fate un altro strato di pane imbevuto, distribuite altro formaggio poi versate sulla superficie un’emulsione preparata sbattendo l’uovo con  il parmigiano-reggiano e mezzo bicchere di latte.
Infiocchettate di burro e infornate a 180° C per una ventina di minuti.
Servite il tortino caldo e filante.

60 pensieri su “Tortino di spinaci e pane

      1. Grembiule da cucina Autore articolo

        Visto che sei una giovane ragazza ti voglio raccontare del piccolo africano adottato da un mio collega! Per mesi nessuno è riuscito a convincerlo che il pane c’era. Desto o addormentato, sempre col suo pezzo di pane in pugno!

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  1. accantoalcamino

    Mi piaci proprio, il tuo stile, la tua cucina, il tuo modo di scrivere, sai che in casa mia le verdure in foglia non mancano mai: ora è il momento delle foglie di barbabietola che Milva mi mette da parte e questa tua ricetta “povera” è perfetta per utilizzarle. Buona giornata genio ❤

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      1. accantoalcamino

        Io intendevo foglie di rapa rossa io ho sempre chiamato barbabietole o erbette rosse: uffa che confusione come li chiamiamo sti tuberi? 😀
        da queste parti non ricordo di avere mai visto le barbabietole da zucchero, qui si coltivano le rape per la broovada o, in montagna le rape, quelle rosa, piatte, rotonde, con le foglie di quelle in Val Tramontina si fa il “pistùm” (lo ricordi) mentre a Moggio fanno il brovadâr. Ciao

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  2. Fior di Sambuco

    Ciao sorellina, sono passata a stamparmi questa riceta perchè ho degli spinaci e delle grandi foglie di verza, avanzate da un’altra preparazione, che vorrei utilizzare per copiarti cotanta bontà ❤ Un baseto bel ❤

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      1. Fior di Sambuco

        Infatti, miera rimasto impresso, mi viene l’acquolina solo a guardare la foto.

        Ho preparato una “lasagna” che mi ha passato un signore al mercato, con le foglie di verza al posto della pasta: Milva mi ha raccolto le foglie esterne delle verze ancora aperte, dei capolavori, bellissime. Domani inforno così saprò il responso. Ciao ❤

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