18 novembre 2015
Anche quest’anno l’anziano paziente ex cacciatore mi ha portato un fagiano.
Per l’esattezza l’ha donato al mio consorte, ma poi l’ho cucinato io.
Ho provato una ricetta nuova, una delle ultime, perchè mio cognato si è trasformato da assatanato cacciatore a obiettore di coscienza o quasi.
La cosa non mi dispiace affatto, perchè, a parte il discorso animalista, andare a caccia nelle nostre campagne non ha veramente alcun senso ed è ormai un pericolo per ignari passanti, ciclisti e animali domestici e da cortile.
Allora, visto che il cognato è stato tanto bravo da rinunciare alla licenza, io rinuncerò alle mie annuali polemiche con stravaso biliare ecc. ecc.
Questo fagiano era piuttosto piccolo e dalla forma direi che era una femmina.
Nonostante le esigue dimensioni la preparazione è suddivisa in due fasi e risulta quindi piuttosto lunga.
Ingredienti:
- un fagiano spennato, eviscerato e frollato (che vuol dire che ha stazionato nel congelatore almeno 3 giorni)
Per marinare:
- una bottiglia di trebbiano o altro vino secco della vostra zona
- salvia
- alloro
- rosmarino
- spicchi di aglio
- una cipolla
- 2 chiodi di garofano
- 5-6 grani di pepe
- 5-6 bacche di ginepro
Per cucinare:
- 80 g di pancetta
- una cipolla
- una carota
- una costa di sedano
- mezzo bicchiere di trebbiano
- mezzo bicchiere di brodo
- sale, pepe
- olio evo
Lo scongelamento dovrebbe avvenire in frigo, perciò ci vorranno almeno 24 ore.
Il giorno prima del consumo lavate bene il fagiano ormai scongelato e depezzatelo, ricavandone 12 pezzi.
Se ci fossero cuore e fegatino conservateli con cura.
Mettete i pezzi in una larga terrina, in modo che non si sovrappongano, unite gli aromi e la cipolla affettata.
Coprite col vino e lasciate marinare al fresco protetto da un coperchio.
Il giorno successivo scolate i pezzi di carne dalla marinata.
Tritate la pancetta e riducete le verdure a pezzettini.
In una padella che possa contenere tutto giustamente, mettete qualche cucchiaiata di olio, la pancetta e fatevi rosolare i pezzi di carne.
Bagnate con poco vino e fate sfumare.
Unite il trito di verdure e salate poco, pepate e aggiungete un poco di brodo.
Fate cuocere a fiamma molto bassa e coperto fino a metà cottura.
Togliete il coperchio, girate i pezzi di carne e completate la cottura a tegame scoperto.
Servite con patate al forno o altro contorno adeguato.
Ricetta molto interessante.
Anche mio marito ha rinunciato da qualche anno alla licenza di caccia, anche perché non riusciva più a stare al passo del suo cane.
La sua era una caccia esclusiva al fagiano e ne regalavamo a iosa. Io, all’epoca mi tenevo solo le femmine, che consideravo migliori come carne.
Ormai avevo provato tutte le ricette possibili ed immaginabili, anche quelle che venivano usate per la faraona. Ho fatto perfino un paté di fagiano, la fagianella alla Dogale, mi ero inventata un “fagiano delizioso”, poi il fagiano alla grappa e via così, infiniti tentativi di migliorare una carne che non mi è mai piaciuta più di tanto e non è che mio marito ne diventasse matto. Chissà perché gli piaceva così tanto cacciare questi splendidi uccelli, forse perché lo aveva iniziato suo padre quando lui era adolescente e ha portato avanti, solo lui, il più vecchio di sei figli, questa tradizione paterna.
Ora sono felice, mangio il pollo e sinceramente lo preferisco.
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Io non ho mai accettato che la caccia fosse un divertimento. Mio cognato viene da una terra di miseria dove la caccia e la pesca, anche di frodo, erano fonte di sostentamento. Però, anche per lui era rimasto solo un divertimento, come i gatti che acciuffano gli uccellini perchè non riescono a resistere. Meno male che ha smesso. E anche lui il fagiano non lo mangiava.
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Anche per la generazione di mio marito, nato in tempo di guerra, in campagna, la caccia e la pesca servivano a riempire la dispensa, negli anni seguenti, è rimasta l’abitudine, come un fatto sportivo che avveniva solo in alcuni mesi dell’anno.
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Si, anche qui sono pochi mesi, ma io ne concederei meno, diciamo pure niente!
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Stai diventando una super cuoca! Bravissima e complimenti…
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Grazie mille!
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Ho cucinato quasi allo stesso modo il cinghiale, ed è venuto squisito, penso lo sia stato pure il tuo fagiano, per fortuna non ho cacciatori in famiglia. lo era mio papà, e allora non mi piacevano proprio i volatili, forse perché essendo piccola mi mettevano a spennarli.
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Il cinghiale l’ho cucinato una volta sola, per il resto lepri e fagiani. Quando cucino la selvaggina io non riesco a mangiarla, mi bastano gli odori.
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Mi consolo!! io me ne andavo da tavola quando ero piccola, però solo, per gli uccelli, la lepre mi piaceva, ora non ricordo più nemmeno il sapore.
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Io la mangio solo quando la cucina la mia amica. Lei è bravissima sa fare tutto buono! Ma continuo a preferire i comuni animali da cortile.
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Non solo non l’ho mai mangiato ma credo di non averlo mai neppure visto, un fagiano.
Qui in Sardegna è una specie poco (o nulla) usata in cucina per quel che ne so.
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Secondo me la usano solo coloro che se la vedono rifilare. Quando ero piccola mi hanno insegnato che in Sardegna non ci sono passeri. Forse nemmeno fagiani!
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Ormai abbiamo di tutto, dai fenicotteri alle cornacchie. Cercando su internet ho visto anche che alcuni cacciatori riescono a prendee anche dei fagiani ma credo che se li facciano arrivare congelati “dal continente” per poi dire che li hanno cacciati loro.. eh eh eh
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Se è per questo qui i “cacciatori” immettono questi animali stravolti e disorientati, allevati in gabbia, circa una settimana prima dell’apertura della stagione. E vanno anche ad alimentarli, perchè da soli non sono capaci di procurarsi il cibo. Una gran bella soddisfazione!
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Bella forza. Li prendessero almeno con le mani…
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Sorvoliamo. C’è chi usa la fionda per non segnare sul cartellino! Certo che senza pallini sono più comodi da cucinare.
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Io sono contro la caccia da quando ho ricordo. Quando mio padre mi ha raccontato che da giovane cacciava, ho smesso di parlargli per una settimana XD (vabbè, ho passato anche un periodo di vegetarianismo intercalato da momenti di buddhismo, da piccola c’erano già avvisaglie del mio futuro orientalista) però la selvaggina è troppo buona >.<
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Qundi sei per la sevaggina allevata a scopo alimentare? Ma di chiamerà selvaggina lo stesso?
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Uhm, in effetti… Ex selvaggina da allevamento? Si, comunque, secondo me gli animali cacciati (o comunque il pesce!) non si aspetta di morire così 😦 poi ci sta gente che va uccidendo letteralmente per sport e lascia le carcasse a marcire… Aspetti che non mi piacciono!
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Non sai quanta rabbia e quanti bisticci!
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Ti avrei dato man forte! E forse anche qualche colpo di fucile in aria se non avessero voluto ascoltare XD
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E’ passato tanto tempo, mi sono dovuta “ammorbidire”, anche perchè i risultati…. 😦
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Purtroppo si, però hai un cacciatore in meno u.u
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Meno male!
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